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La teoria della relatività spiegata con Babbo Natale

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ROMA. 23 DIC. E’ Natale e una fisica dell’università inglese dell’Exeter, Katy Sheen, ha utilizzato la figura di Babbo Natale per spiegare la teoria della relatività.

Come fa Babbo Natale a consegnare in una sola notte regali ai 700 milioni di bambini sparsi per il mondo, calarsi nel camino e arrivare senza farsi sentire?

Secondo la teoria di Katy Sheen, elaborata per essere presentata ai bambini al Festival della scienza del Natale, Santa Claus e le sue renne sfrecciano per il mondo ad una velocità tale, secondo la teoria della relatività, da restringersi, consentendo a Babbo Natale e al suo grosso sacco carico di doni di calarsi agilmente nel camino.

Ha così calcolato come Babbo Natale e le sue renne devono viaggiare a circa 10 milioni di chilometri l’ora per consegnare i regali a tutti i bambini la notte di Natale nell’arco di 31 ore considerando i diversi orari di tutti i paesi del mondo.

E questa è la spiegazione per cui Babbo Natale non viene mai visto mentre consegna i regali. E sempre la teoria della relatività, che rallenta lo scorrere del tempo sugli orologi, spiega perché Babbo Natale non sembra invecchiare mai.

L’effetto doppler, che fa sentire più forte il suono di una sirena quando si avvicina e più basso quando si allontana, spiega invece perchè nessuno riesca mai a sentirlo arrivare.

Il suono delle campane della sua slitta e il suo famoso ‘ho, ho, ho’ diventano più forte per poi attutirsi, perchè si muove oltre la soglia dell’udito umano.

Se dovesse quindi capitare di sentire un ‘bang’ nella notte di Natale, conclude Sheen, sarebbe perchè le renne avrebbero infranto la velocità del suono, producendo un ‘boom sonico’.