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E’ morta a 59 anni il soprano Daniela Dessì

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dessidanielalnBRESCIA 21 AGO. E’ morta, a soli 59 anni, il soprano Daniela Dessì. La conferma arriva dal tenore Fabio Armiliato, compagno di vita dal 2000. “Una malattia breve, terribile e incomprensibile me l’ha portata via in questi mesi – ha detto Armiliato – se ne è andata la più grande cantante lirica degli ultimi 20 anni”, ha aggiunto commosso. A fine luglio la Dessì aveva annunciato sul suo account Facebook che per motivi di salute era obbligata a cancellare gli eventi estivi e aveva dato appuntamento ai suoi “amici” per il giorno 8 ottobre per un grande concerto sacro alla Basilica di Loreto.

Daniela Dessì era nata a Genova ma da tempo era  residente a Gussago nel bresciano sul Lago di Garda, ha completato gli studi di canto al Conservatorio Arrigo Boito di Parma e presso l’Accademia Chigiana di Siena. Dopo aver vinto il primo premio al Concorso Internazionale indetto dalla Rai nel 1980, ha debuttato con l’Opera Giocosa di Savona ne “La serva padrona” di Pergolesi, costituendo un repertorio comprendente circa 70 titoli da Monteverdi a Prokofiev, passando dal repertorio barocco e mozartiano fino alle interpretazioni delle eroine verdiane e pucciniane.dessidanielaliricaln

Il 9 febbraio 1982 debutta alla Piccola Scala di Milano come Donna Fulvia nella prima di “La pietra del paragone” diretta da Piero Bellugi con Ugo Benelli, Justino Díaz, Alessandro Corbelli,Claudio Desderi ed Armando Ariostini.

Tante e prestigiose le collaborazioni internazionali dell’artista. Innumerevoli le interpretazioni, tra cui quelle delle eroine verdiane e pucciniane, e le collaborazioni con i più grandi teatri, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York, alla Deutsche Opera di Berlino. Con il passare degli anni dall’originario repertorio di soprano lirico la Dessì ha spostato la sua attenzione sui grandi ruoli drammatici dell’opera italiana, da Norma, a Gioconda, a Turandot. Dal 2000 era legata al tenore Fabio Armiliato.

La Scala di Milano in un comunicato “si stringe con affetto intorno alla famiglia di Daniela Dessì. La notizia della scomparsa della cantante lirica – si legge nella nota – “suscita profonda commozione in tutti coloro che amano l’opera, e in particolare in chi ha lavorato con lei”. In quasi 30 anni di presenze alla Scala “Daniela Dessì ha presentato un vasto repertorio che, seguendo la naturale evoluzione della sua voce, ha spaziato da Rossini e Mozart a Verdi, Puccini e al Verismo, forte di una tecnica solidissima che insieme al forte temperamento e ad una rara sensibilità interpretativa l’ha collocata tra le figure di spicco del panorama operistico internazionale”. dessidanielaliricaalnLa sua Fiordiligi in “Così fan tutte” e i suoi ruoli verdiani con Riccardo Muti (Alice Ford, Elisabetta di Valois, Messa da Requiem) e le sue interpretazioni di Puccini e Cilea “restano tra le pagini indimenticabili della storia scaligera degli ultimi decenni”. È significativo, infine, spiega ancora la Scala “che il premio “Abbiati della Critica Musicale Italiana” sia giunto nel 2008 per Norma in scena al Comunale di Bologna, un ruolo estraneo al repertorio tradizionale della cantante, che richiede imperiosa autorità vocale e scenica unita a ferreo controllo tecnico”.

Il debutto alla Scala di Daniela Dessì avviene all’inizio della carriera, nel 1982, nella parte di Donna Fulvia ne “La pietra del paragone” di Rossini diretta da Piero Bellugi alla Piccola Scala, con la regia di Eduardo De Filippo. Nel 1987 canta “Messa da Requiem” di Verdi diretta da Riccardo Muti alla Philharmonie di Berlino nell’ambito dei festeggiamenti per i 750 anni della capitale tedesca e nel 1988 è Liù nella “Turandot” in trasferta giapponese con la direzione di Lorin Maazel insieme a Ghena Dimitrova e Nicola Martinucci.dessidanielaturandotln

L’anno seguente sostituisce Cheryl Studer come Contessa in una rappresentazione de “Le nozze di Figaro” diretta da Riccardo Muti prima di indossare, questa volta da titolare, i panni di Fiordiligi nell’ormai classica edizione di “Così fan tutte”, sempre diretta da Muti con la regia di Michael Hampe. Seguono ancora Requiem con Muti e Liù con Maazel in tournée a Mosca. La sua ultima apparizione scaligera, nel 2009, spiega ancora la Scala, “concludeva una nutrite serie di presenze nella stagione dei concerti di canto”.

Marcello Di Meglio

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