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Antitrust Ue, Facebook ha mentito su Whatsapp: rischio multa salata

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BRUXELLES. 21 DIC. La Commissione Ue ha inviato a Facebook una dichiarazione di obiezioni accusando la società di avere fornito “informazioni scorrette o fuorvianti durante l’indagine del 2014″ dell’Antitrust in merito all’acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook.

In particolare Bruxelles aveva chiesto informazioni alla possibilità che si prospettava così di collegare gli account Facebook con quelli Whatsapp, ma Facebook aveva risposto alle richieste di chiarimenti Ue che non sarebbe stata in grado di stabilire un collegamento automatico affidabile tra gli account degli utenti delle due società.

Nonostante quanto dichiarato dalla società di Zuckerberg, però, la possibilità tecnica di collegare automaticamente gli ID di Facebook con quelli Whatsapp esisteva già nel 2014, e non solo a partire dall’agosto 2016 quanto quest’ultima ha aggiornato le condizioni d’uso e della privacy.

Di conseguenza Bruxelles accusa “Facebook, intenzionalmente o con negligenza, di aver fornito informazioni scritte fuorvianti alla Commissione, in violazione dei suoi obblighi sotto il regolamento Ue sulle fusioni”.

“Le società – scrive l’Antitrust Ue – sono obbligate a dare alla Commissione informazioni accurate durante le inchieste sulle fusioni, e devono prendere questo obbligo in modo serio”. “La nostra revisione puntuale ed efficace delle fusioni –  la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager – dipende dall’accuratezza delle informazioni fornite dalle società coinvolte”.

Ora la società di Zuckerberg, che rischia una multa fino all’1% del suo fatturato globale, ha tempo sino al 31 gennaio per rispondere a Bruxelles.